Words are sometimes useless. In moments like this, all that matters are the memories. Memories every football fan in Italy, no matter what team they support, and every Inter fan in the world, keep. 6 more days until the start of the new season, and Inter is beginning as champions of Italy, winners of the Cup and the Supercup. Starting with a team that he helped building. With the dream of winning the scudetto on the field.
But they will also begin the new season without their president, without their leader, without the captain that led the team in the winning of the 2 Champions' League trophies in the history - Giacinto Facchetti. He left this world too soon, consumed by an unforgiving desease which he had only discovered a few months back. He left before having the chance to see his team win another title on the field. He left after having fought his last battle, that of cleaning the italian football and bringing beauty and honesty to the game. He left quietlly, with dignity, the same way as he lived his life.
He was the last spokesman for the fair-play in football, the last exponent of the old guard, the last true pennant of the black & blue flag. He now joins Giuseppe "Peppino" Prisco, Inter's vice-president and lawyer for so many years, to a better place, where there are no fights for undeserved merits, no cruelty, no lies. The world of football will miss you... and all the Inter fans will keep you in their hearts and their memories as you were, an incredible player, THE CAPTAIN who led Helenio Herrera's team to winning the 2 Champion's League titles, a great president and a great man.
Oggi piange l'Inter, piange il mondo del calcio, per l'addio di Giacinto Fachetti... Addio, bandiera merazzurra...
"C'è un immenso dolore da parte di tutti noi e da parte di tutta la famiglia nerazzurra. Giacinto ci mancherà moltissimo perchè era una persona straordinaria, un essere umano molto molto buono, in tutti i sensi. Ha fatto parte e farà sempre parte della storia dell'Inter. Oggi è un giorno molto triste anche perchè lui è sempre stato vicino a noi, vicino a tutti. Ripeto: Giacinto ci mancherà tantissimo". (Javier Zanetti, today's captain, about yesterday's captain)
"Caro Cipe, non sono riuscito a dirti quello che volevo, per paura di farti capire che il tempo era inesorabile e la malattia terribile. Scusami, ma credo che ti debba ringraziare soprattutto per la pazienza che hai sempre avuto con me. Per i tuoi occhi che sorridevano, fino alla fine, ai miei entusiasmi o all'ironia con cui cercavo di superare insieme a te momenti difficili. Pochi giorni fa, pochissimi, mi parlavi dell'Inter con un filo di voce e con l'espressione di chi ti vuole bene, proiettando il tuo pensiero in un futuro che andava oltre le nostre povere, ignoranti, possibilità umane. Qualche mese fa ti chiedevo un po' scherzando un po' sul serio come mai non riuscivamo ad avere un arbitro amico, tanto da sentirci almeno una volta protetti. E tu, con uno sguardo fra il dolce e il severo, mi rispondesti che questa cosa non potevo chiedertela, non ne eri capace. Fantastico. Non ne era capace la tua grande dignità, non ne era capace la tua naturale onestà, la sportività intatta dal primo giorno che entrasti nell'Inter, con Herrera che ti chiamò Cipelletti, sbagliandosi, e da allora, tutti noi ti chiamiamo Cipe. Dolce, intelligente, coraggioso, riservato, lontano da ogni reazione volgare. Grazie ancora di aver onorato l'Inter, e con lei tutti noi." (Massimo Moratti)
"Con la morte di Facchetti si chiude un'epoca: lui rappresentava un calcio pulito che, oggi, sembra essere l'eccezione alla regola, quel calcio in cui credeva anche Helenio. Giacinto, pur essendo profondamente religioso, da tutti noi era visto come un dio pagano. Nel campo svettava sugli altri, e quando correva la sua falcata sembrava quella di Mercurio. Quello che però più colpiva era la sua correttezza estrema, quasi mistica" (Fiora Herrera)
Ciao Giacinto, addio bandiera nerazzurra...© 2006 moonlight & INTER.IT & GAZZETTA DELLO SPORT / PICTURE FROM INTER.IT
